Terrorway review - Absolute [ep] @ contro-mano.net a cura di Andrea Gessa.
Mettono subito le cose in chiaro i Terrorway. Il loro “Absolute” è metallo cattivo, grintoso e suonato spaventosamente bene. La matrice è un metal core alla Lamb of God, ma la proposta del combo sardo va ben oltre inglobando elementi prog-metal che arricchiscono notevolmente il loro sound: l’opener track “Her last breath” scatena la violenza meccanica dell’industrial, con suoni molto metallici ed aperti, “Art of discernment” ci regala un golosissimo arrangiamento per basso, “Survivalist instinct” mette in mostra le grandi qualità compositive dei Terrorway con un riff potente e complesso, passaggi moderni alla Cynic e intermezzi alla Fates Warning. Praticamente un pezzo della madonna. “Threshold of pain” è il brano più violento del disco, quasi thrash in alcune sue parti. Per tutto l’EP è veramente grandioso il lavoro svolto dal batterista, di grande sostanza e complessità, e da cui scaturiscono gli intrecci ritmici complessivi che sono la vera forza di questo mini-album: perché miscelare potenza, groove e tecnica a questi livelli è roba da pochi prescelti. La voce è urlata per gran parte del disco, ma durante le brevi sezioni cantate si nota la versatilità del cantante. Ineccepibile tutto ciò che riguarda il lato tecnico: musicisti di gran qualità, suoni puliti e curati, arrangiamenti ricercati e ben studiati, produzione di prim ordine. Un disco aggressivo, suonato bene, senza fronzoli inutili eppure ricco di dettagli preziosi. E suonato con grande personalità. Di più non si può chiedere.
© 2024 Created by Christopher Ewing. Powered by
You need to be a member of Indie Music Channel to add comments!
Join Indie Music Channel